Psiche e realtà
Psicologia
e fisica quantistica. La natura profonda della realtà umana e
materiale.
Il parallelismo, l’inter e intra-azione tra psicologia e fisica quantistica sono da tempo avviati sulla via di una sempre più larga diffusione, anche tra i non addetti ai lavori, e questo libro allarga maggiormente la comprensione della loro relazione.
Il parallelismo, l’inter e intra-azione tra psicologia e fisica quantistica sono da tempo avviati sulla via di una sempre più larga diffusione, anche tra i non addetti ai lavori, e questo libro allarga maggiormente la comprensione della loro relazione.
Punti
di vista diversi quello dello studioso della materia visibile -lo
scienziato -e quello dello studioso della materia invisibile – lo
psicoterapeuta -, diversi ma, come ben illumina questo libro, non
“separanti”, che si integrano invece l’un l’altro offrendo i
diversi saperi, o meglio, i diversi modi di percepire e tradurre la
realtà, come possibilità a chi legge di allargare lo sguardo sulle
infinite facce della Verità, anche su quelle invisibili, ma non per
questo inesistenti. Una continua relazione tra micro e macro cosmo.
La
prima parte scritta da Cantalupi, offre un breve ma vigoroso excursus
attraverso i diversi pensieri dell’uomo – Nietzshe, Heidegger,
Wittgenstein, Gadamer, Derrida, Lyotard, Bataille, Focault, Rotry,
Baudrillard – per arrivare a illuminare maggiormente il pensiero di
Jung e di Hilmann. Questo testo ben evidenzia l’evoluzione che
Hilmann apporta al pensiero junghiano, ampliandone il già robusto e
illuminato sguardo e rafforzando, se mai ce ne fosse ancora bisogno,
la consapevolezza del senso continuo e incontenibile della spinta che
l’essere ha in sé verso lo sviluppo di un più grande Se stesso.
Ognuno di noi, se in sintonia con la profonda realtà interiore, avrà
potuto fare esperienza del continuo movimento della vita e della
sterile inutilità di porre certezze per rimanere invece aperti allo
smarrimento, un fulmine di luce che si pone a lato del nostro campo
visuale per allargarlo ulteriormente, unificando il già conosciuto e
ricollegandolo sempre, in unione e mai in separazione ad un Tutto.
Così
questo libro, allargando il fascio di luce sulla “funzione
trascendente” ( la necessità di compensazione dell’atteggiamento
unilaterale della coscienza) mi ha fatto ancor più partecipe di una
mia intuizione che oso qui definire così: “l’essere è la
funzione trascendente del processo di Dio – cioè dell’essere
stesso”. Un’altra piacevole scoperta che questo libro mi ha fatto
fare è stata quella del pensiero di Gadamer sul dialogo, in perfetta
sintonia con quella di Raimond Panikkar, un immortale vivente, come
mi piace definirlo. “il dialogo autentico non riesce mai come
vorremmo che fosse…in un dialogo si è presi, se non addirittura
che il dialogo ci cattura e ci avviluppa…il modo con cui una parola
segue l’altra, il modo in cui procede e giunge alla conclusione, ha
certo una direzione, ma in essa gli interlocutori non tanto guidano,
quanto piuttosto sono guidati…ciò che risulta da un dialogo non si
può sapere prima: l’intesa o il fallimento è un evento del tutto
sconosciuto”. Io aggiungerei che si entra nel dialogo, come
un’esploratore entra in una grotta buia, attento e stupefatto di
ciò che ancora non gli è dato d’aver incontrato.
E
così è per me anche l’entrata in questo libro, come del resto in
ogni libro, che “senti” è arrivato non a caso sul tuo cammino.
La prima parte si conclude con l’approfondimento del pensiero di
Girard e della psicologia debole. La seconda parte del libro, scritta
da Santarcangelo, ci introduce e ci fa “ripercorrere l’affascinante
cammino che ha portato nei primi trent’anni del XX secolo
all’elaborazione e all’affermazione di quella genuina rivoluzione
concettuale rappresentata dalla teoria quantistica. La teoria
quantistica è una disciplina scientifica nata per spiegare la
struttura fine della materia. le sue implicazioni a livello
concettuale, filosofico e gnoseologico, ne hanno fatto un punto di
riferimento per tutti coloro i quali, al di là dell’ambito
scientifico, intendevano e intendono capire il significato profondo
della realtà che ci circonda e che costituisce l’uomo.” Nei
capitoli finali vengono affrontati, anche alla luce delle più
recenti esperienze, i numerosi punti di contatto tra la teoria
quantistica e la psicologia junghiana e debole. (mutamenti.ch)
Ricordi, sogni, riflessioni
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